venerdì 27 novembre 2009

Il punto della situazione


di Enzo Tarallucci

Dopo un po' di silenzio stampa, in cui si è lasciato correre per permettere alla squadra di amalgamarsi e dimostrare il suo gioco, adesso è arrivato il momento di tirare un po' le somme.

Somme amare in sostanza, e non solo per l'ultima sconfitta rifilata dalla Ferruccia nell'ultima giornata di campionato da poco disputata.
Quest'ultimo incontro però ha tirato fuori molti dei problemi che ci "impappinano", spesso e volentieri.


Partiamo dal reparto "lunghi".
Un nostro problema principale è semplicemente che non prendiamo rimbalzi.
Difensivi, offensivi, non importa, ma non ne prendiamo. E questo è un male, un male piuttosto incisivo ai fini di una buona riuscita in un campionato come questo (che in sostanza, per una squadra come la nostra non dovrebbe comportare grosse difficoltà).
E con questo non si vuol puntare il dito solo sulle nostre "colonne", ma su tutti i ragazzi, su tutto l'organico.
Si difende a zona, l'area è praticamente occupata da almeno 3-4 giocatori nostri, e 1-2 dei loro; ma i rimbalzi non si prendono.
Non si fa nessun taglia-fuori non si entra nell'ottica che andare a recuperare una palla è per il bene della squadra, del gioco e del risultato finale, e non spetta solo a chi sotto il canestro ci deve lavorare (i nostri 4 o 5 di turno).
Eppure i giocatori li abbiamo. Ok, non saranno 2m per 120 Kg di peso, ma abbiamo velocità, altezze non da sottovalutare, ma soprattutto elevazione.
Sfruttiamole.
Un famoso coach un tempo mi disse a metà partita: Chi controlla il rimbalzo, controlla la partita.
Eh si.. aveva proprio ragione.

Il rimbalzo non è l'unica pecca generale.
Un altra nota dolente è la nostra collaborazione.
Far girare la palla, per muovere la difesa è davvero un problema per noi. La palla non gira, la difesa non si muove (o si muove poco, come la palla) e finisce che la perdiamo, o che forziamo un tiro che potevamo risparmiarci.
I passaggi sono lenti, goffi, e spesso approssimativi. Teniamo la posizione, non facciamoci spaventare da un difensore che magari fa l'aggressivo e ci viene addosso come un caimano, "attacchiamoli", dimostriamo che la palla che abbiamo in mano ce la toglieranno solo se ci stendono.
Se siamo grintosi, la difesa non ci si appiccica addosso, e abbiamo più visuale di gioco.
Guardiamo poco i nostri compagni che si piazzano in post-basso, gli diamo poche occasioni per portarsi vicino al canestro e segnare i più semplici dei punti, quelli presi da sotto la rete.
Ci manca la collaborazione.
Come si ottiene? In allenamento.
Provando, provando e riprovando.
Ok, ma proviamoci però.

Altro problema?
Il nostro reparto d'attacco.
Abbiamo un potenziale offensivo non indifferente, sul serio, abbiamo giocatori che possono davvero segnare da ogni posizione, ma non li sfruttiamo a dovere.
Si da sempre troppo peso a chi storicamente ci ha tirato su nelle situazioni difficili, si mette tutto nelle mani di quei 2 o 3 che sappiamo (o meglio, principalmente SPERIAMO) che non ci deluderanno.
Poi però, alla fine capita.
Diamo più spazio a tutti. Diamo la possibilità a chiunque di segnare.
Non dobbiamo fare una gara a chi fa più punti in campo, il divertente del gioco è fare canestro, ok, ma l'obiettivo della squadra è vincere. Portare IL GRUPPO alla vetta.
Quello è l'obiettivo.
E i canestri ci servono.
Quindi FACCIAMOLI.

In conclusione, la squadra c'è, ma deve essere aggiustata, e per aggiustarla bisogna sistemarla in allenamento.
Per cui, TUTTI IN CAMPO!

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